SHAPES OF LIVING | LIVING EARTH

HERITAGE LAB ITALGAS

Largo Regio Parco 11, Torino

25 novembre 2021 – 28 gennaio 2022

Immagini provenienti da tutto il mondo e una performance live audio-visiva, per raccontare la varietà della vita, la ricchezza delle sue forme e, al tempo stesso, la sua unicità. SHAPES OF LIVING – LIVING EARTH è una riflessione sulla sostenibilità delle risorse naturali, un mosaico visivo che è anche un richiamo alla bellezza della natura e alla necessità di prendersene cura.

Nella performance sonoro-visiva realizzata di PROJECT-TO, passato e innovazione si intrecciano nelle proiezioni che rielaborano materiale visivo tratto anche da documenti provenienti dall’Archivio storico di Italgas. Il live audio-visuale è dedicato alla sostenibilità e al concetto di prossimità tra gli individui nel loro rapporto con il vivente.


CAROLA ALLEMANDI

CAROLA ALLEMANDI, nata a Torino nel 1997, dopo il diploma scopre autonomamente la fotografia.

Nel settembre 2020 pubblica il catalogo “Notturni” con testi di Domenico Maria Papa e Ugo Castagnotto. Ha esposto in mostre personali e collettive tra cui, nel 2021, Isolation/Et Cetera, collettiva a cura di Genny di Bert, Istituto Italiano di Cultura di Praga; Fotografi a Torino, collettiva a cura di Tiziana Bonomo, Accademia Albertina, Torino; Montagna Viva, personale a cura di Domenico Maria Papa, Castello di Ussel, Châtillon, (AO); Mimesi, mostra personale a cura di Davide Mabellini e Chiara Graglia, Circolo degli Artisti, Torino. Nel 2020 Ritornanti, collettiva a cura di Domenico M. Papa, Castello Gamba, Châtillon (AO). Notturni, personale a cura di Marco Albeltaro e Pablo Mesa Capella, Dr Fake Cabinet, Torino. Nel 2021 ha ottenuto la menzione della giuria alla XII Edizione del concorso Combat Prize e il Premio Zenato Academy per la fotografia, The Others Art Fair, Torino. 


https://carolaallemandi.it/

NELOY BANDYOPADHYAY

Neloy Bandyopadhyay è un fotografo fine art interessato alla natura. Vive a Ottawa, Canada. Ama viaggiare alla ricerca delle bellezze nascoste del paesaggio e porta i momenti catturati nelle forme digitali della fotografia. Neloy non è un fotografo professionista, ma ha fatto della fotografia la sua passione, muovendosi in territori selvaggi, paesaggi poco frequentati, ma anche in contesti urbani e usando droni.

www.instagram.com/nbscapes/

DANIELE BOFFELLI

Nel 2015 una sua fotografia diventa foto astronomica del giorno della NASA e una tra le migliori 50 fotografie di viaggio dell’anno, secondo National Geographic. Nel 2016 è stato vincitore overall del concorso Nikon Talents, riservato ai fotografi italiani under 30. Nel 2019 diventa fotografo professionista e dopo aver conosciuto il fotografo Andrea Migliore inizia un progetto di mostre fotografiche itineranti, “AMBRA”, incentrate sul viaggio. Da Gennaio 2020 a Luglio 2021 ha collaborato come insegnante di fotografia presso Lumina Studio di Boves (CN). Da Luglio è in esposizione “A due passi” una mostra fotografica realizzata sulle alpi di Cuneo in collaborazione con Terres Monviso, Occitamo e Montura. La mostra è attualmente visitabile presso il Segnavia-Porta di Valle di Brossasco (CN).

www.danieleboffelli.com

SILVIA BRAGAGNOLO

Silvia Bragagnolo, architetto, dice di sé: “Ho studiato storia della fotografia all’università e non ho più abbandonato la macchina fotografica che mi accompagna nel lavoro e nei viaggi. Mi è sempre piaciuto sperimentare, prima in camera oscura e poi con il digitale. L’ho usata nel mio lavoro da architetto e in seguito, soprattutto quando per una decina d’anni mi sono occupata di eco design e quando ho lavorato come costumista teatrale. In quest’ultimo periodo anomalo, ho fotografato soprattutto con il telefonino per cercare la bellezza nelle piccole cose che mi stavano intorno. 

Il viaggio in Patagonia, sognato per ventisette anni, è stato l’ultimo viaggio prima della pandemia, prima di ritrovarmi come unico orizzonte gli alberi fuori casa.”

Sta lavorando a un progetto che accomuna il tema della Patagonia alle foto scattate in casa durante il lockdown, cercando le relazioni tra libertà e chiusura, tra natura selvaggia e oggetti inanimati.

riciclarte.it/artisti/bragagnolo-silvia/

BORJA MIGUELEZ

Borja Miguelez, scrittore e fotografo nato a Leon (Spagna) nel 1976, è un professionista in ambito umanitario. Attualmente risiede in Belgio, dopo due decenni vissuti in Asia, Sud America e Africa, lavorando per progetti condotti in occasioni di crisi umanitarie.

Borja ha pubblicato due libri illustrati in collaborazione con altri artisti: The Dragon’s Secret, 2012, e Los ojos de la piedra, 2017 (Sd edicions, Barcellona). Ha anche co-prodotto il documentario Basotho voices: Sicurezza umana (2013). Il suo terzo libro, El mapa de los sueños uscirà nel 2022.

www.instagram.com/borja.miguelez

ANAMARIA CHEDIAK

Nata a Quito, in Ecuador, Anamaria Chediak ha studiato Pubblicità e Marketing a Boston per poi dedicarsi alla fotografia: una passione che le permettere di immortalare e condividere quelle che lei ama definire “storie visive”. La sua ricerca si propone di indagare luoghi selvaggi, defilati, incontaminati e ricchi di biodiversità, in grado di rendere tangibile in senso di libertà e di forza primordiale. Nei suoi numerosi viaggi ha esplorato anche le Ande, l’Amazzonia e le Isole Galapagos, facendo dei suoi scatti una testimonianza importante dal valore politico e sociale, attraverso la quale sensibilizzare il pubblico al tema della crisi ambientale.

www.anamariachediak.com/

ELENA DÍAZ RODRÍGUEZ

Nata nel 1975 in Spagna, Elena Díaz Rodríguez ha trasformato il suo hobby per la fotografia in una professione. Ama ritrarre le insolite forme della fauna selvatica e i più minuti e raffinati dettagli arborei. Le sue istantanee floreali sembrano svelare arabeschi inediti, immagini dense di sensazioni, sentimenti e punti di vista che, seppur noti, appaiono pieni di una nuova luce. Il suo motto è che l’originalità e la creatività non possono sussistere senza il divertimento.

www.instagram.com/elenadiazfotografa/

CEMAL EKIN

Nato a Istanbul, Cemal Ekin si trasferisce nel 1975 negli Stati Uniti, dove tutt’ora vive e dove per anni ha insegnato Marketing presso il Providence College, Rhode Island. Alla docenza ha affiancato l’attività di fotografo, una passione cui oggi si dedica completamente e che lo accompagna fin dalla tenera età, ovvero da quando ha iniziato a giocare con la Leica del padre.

Affascinato dalla dimensione estetica e dalle implicazioni tecniche della fotografia, Cemal ritiene che un bello scatto dipenda soprattutto da una mente in grado di vedere, non soltanto da due occhi capaci di guardare. All’attività fotografica amatoriale coniuga anche l’interesse per il Web design.

www.cemalekin.com/

NATALIE FIELD

Natalie Field è nata nel 1982, e si definisce un’artista dark surrealist. Nel 2008 si laurea, con lode, in fotografia presso la Nelson Mandela University, in Sudafrica, e nel 2009 espone i suoi lavori al Design Indaba a Cape Town. Ha partecipato a diverse mostre collettive a Port Elizabeth, prima di trasferirsi a Johannesburg nel 2011, dove tutt’ora risiede. 

Nel 2016 è artista residente presso l’Arteles Creative Centre in Finlandia, dove prende vita il suo progetto di tableaux e installazioni video, che confluiranno nella sua prima personale Human Nature allestita nel 2018 presso la Berman Contemporary.

DIPYAMAN GANGULY 

Dipyaman Ganguly è un medico e lavora in India, ma ha anche lavorato per diversi anni negli USA. La fotografia è la sua personale via di salvezza meditativa. 

Del suo lavoro dice: “La fotografia per me è la registrazione degli spunti emotivi che un’immagine mi dà. Con il tempo, le fotografie di diversi fotografi tendono ad assomigliarsi sempre di più. Anche l’estetica di una buona immagine tende a cristallizzarsi. Eppure noi scattiamo fotografie e l’originalità si insinua in quelle immagini grazie ai comportamenti che abbiamo assorbito crescendo in ambienti diversi. Le esperienze sono uniche. I punti di vista sono unici. L’atmosfera emotiva è unica. Quindi l’unico modo per essere originali è essere fedeli a se stessi ed essere fedeli alle immagini.”

Tra le mostre nelle quali ha esposto: MayaDarpan Photoscape, Kolkata, India (2007, 2008, 2009, 2010, 2011, 2013, 2014, 2015, 2019); SOHO Photo, NYC, National Small Works Exhibition (2011); PX3 Prix De La Photographie Paris (2011).

www.instagram.com/minimalist_manifesto/

THIERRY GUILLAUME

Thierry Guillaume, 39 anni, vive e lavora a Parigi come fotografo freelance (corporate, ritratti, servizi fotografici, foto di concerti e spettacoli).

Ha studiato cinema, prima di dedicarsi alla fotografia. Ha iniziato poi a lavorare in uno studio fotografico pubblicitario a Parigi. Successivamente ha lavorato per il Dipartimento Parchi e Ambiente della città di Parigi come fotografo e iconografo.

Tra il 2013 e il 2014, ha viaggiato un anno con la sua macchina fotografica in Australia e Nuova Zelanda, su strada, facendo trekking nei parchi nazionali, e Woofing, volontariato nelle fattorie biologiche, con il suo zaino e la sua tenda.

Tornato a casa, due serie personali di fotografie sono state esposte in Danimarca e in Francia: Down Under e Walkabout, entrambe sul legame ancestrale tra la natura selvaggia e l’uomo. Walkabout è concepito come un viaggio onirico, un viaggio iniziatico in bianco e nero con toni blu.

www.thierryguillaume.com/

TAKEO HIROSE

È nato a Kyoto nel 1962. Ha iniziato ad approfondire la fotografia nel 2011, subito dopo il grande terremoto che ha colpito il Giappone. Proprio in seguito a quell’evento disastroso, afferma di aver preso consapevolezza del fatto che i bei paesaggi non sono eterni ma in realtà molto fragili. Si è dedicato, perciò, alla fotografia e alla fotografia del paesaggio giapponese.

Il suo obiettivo è di esprimere la sensibilità dei dipinti tradizionali giapponesi e degli antichi dipinti a inchiostro attraverso una sensibilità moderna e la tecnologia fotografica.

www.takeohirose-photography.com/

FRANÇOISE HOLTZMACHER

Dopo gli studi in ambito letterario, Françoise Holtzmacher si dedica alla fotografia nelle sue molteplici sfaccettature, dal fotogiornalismo, alla fotografia d’arte alla street photography.

Di origine belga ma residente in Lussemburgo, è un’appassionata di ritratti e di viaggi; proprio questi ultimi l’hanno condotta in Myanma, nelle Filippine, in Australia, Belgio, Francia, Spagna e in molti altri paesi.

Attraverso la fotografia si propone di far luce sui molteplici aspetti della vita, e grazie ai suoi scatti ha vinto numero presi e riconoscimenti.

https://www.otherpix.com/

OLIVIA JOHNSON

È una fotografa di fauna selvatica, appassionata della natura e del comportamento degli animali.

Ha iniziato a esplorare in giovane età, visitando oltre 35 paesi, lasciandosi affascinare dalla straordinaria diversità di creature viventi che vivono in ecosistemi unici. Ha studiato Zoologia all’Università di Leeds.

Dice di sé: “Ho capito in Africa che le storie dietro le immagini sono altrettanto importanti per collegare le persone e il pianeta. Volevo iniziare delle conversazioni, così ho iniziato a condividere anche le storie. Veniamo tutti dalla natura e credo che la via da seguire sia quella di reintegrarla nelle nostre vite. Le mie immagini non sono mai manipolate: quello che si vede è ciò che esiste naturalmente. Voglio ispirare un ritorno alla protezione delle risorse naturali del nostro pianeta per vivere armoniosamente come persone della terra. Spero che vi vediate negli occhi delle creature della natura e sappiate che non siamo così diversi come crediamo.”

www.oliviajohnsonphoto.com/

GABRIELA KASZYCKA

È Laureata in Studi Cinematografici presso l’Università Jagellonica e all’Accademia di fotografia a Cracovia. Osserva spazi e oggetti combinando storie personali con la forma documentaria. L’osservazione attenta e senza fretta è importante nel suo lavoro. La fotografia non è un semplice riflesso della realtà, ma piuttosto la sua trasformazione e interpretazione. Si riferisce più all’immaginazione che alla percezione visiva. Gabriela Kaszycka ha esposto in Polonia, Francia e Svizzera. È una dei vincitori della SFR Jeunes Talents 2013 -Paris Photo. 

gabakaszycka.blogspot.com

ANNI KINNUNEN

Anni Kinnunen (1978) è un’artista visiva il cui mezzo espressivo principale è la fotografia, pur lavorando anche con il video e le installazioni. Kinnunen si colloca in una radicata tradizione di artisti finlandesi che usano l’arte performativa nelle immagini, ma le sue fotografie non sono autoritratti, e non sono legate all’autoritratto in forma documentaria.

Le fotografie di Kinnunen sono scattate in situazioni reali, anche se spesso sembrano giochi surreali, costruzioni visive al confine tra il bello e il perturbante. Negli ultimi due decenni, le opere di Kinnunen sono state esposte in mostre personali e collettive in Giappone, Cina, Russia, Germania, Danimarca, Slovenia, Italia, Lussemburgo, Stati Uniti e Canada. In Finlandia ha partecipato a eventi come la mostra Young Artists della Kunsthalle Helsinki (2009), la Snowball Effect Northern Finland Biennale (2012, 2014, 2016) e il Mänttä Art Festival (2013, 2018).


EDUARD KORNIYENKO

Nato nel 1974 a Stavropol, in Russia, Eduard Korniyenko è un fotografo professionista. Nel 2002 è entrato a far parte dell’Unione russa dei giornalisti e attualmente è un fotoreporter per l’agenzia di stampa regionale Pobeda26 e per conto dell’agenzia britannica Reuters.

Il suo lavoro ha indagato soprattutto gli sviluppi e le criticità delle difficili questioni che negli anni hanno attanagliano il Caucaso settentrionale, scosso da conflitti etnici e interculturali, instabilità politica ed economica.

PIERPAOLO MITTICA

Fotografo e filmmaker pluripremiato e conosciuto a livello internazionale, le sue foto sono state esposte in Europa, Stati Uniti e Cina e sono state pubblicate da quotidiani e riviste italiani e stranieri, tra cui l’Espresso, Manifesto, Vogue Italia, Repubblica, Corriere della Sera, Panorama, Il Sole 24 ore, Le Scienze, Asahi Shinbum, The Telegraph, The Guardian, Sueddeutsche Zeitung, Spiegel, De Zeit, Wired USA, China Newsweek, National Geographic USA.  Ha ricevuto più di 50 premi internazionali tra cui 6 “Pictures of the Year International”, 2 “Days Japan international Photojournalism Awards”. Ha realizzato tre documentari: Living Toxic Ep 1 Russia, Sydonia 2014, Behind the Urals, Mondo in Cammino 2015, The Zone, road to Chernobyl, Subwaylab, 2018, che hanno ricevuto numerosi premi internazionali. 

Ha pubblicato 15 libri collettivi oltre a 6 libri personali, tra i quali:

“Balcani, dalla Bosnia al Kosovo”, (Interattiva, Italia 2000) con prefazione di Charles – Henri Favrod e introduzione di Predrag Matvejevic.

“Chernobyl la herencia oculta”, (Ellago Ediciones, Spagna 2006)

“Chernobyl the hidden legacy” (Trolley, Gran Bretagna, 2007) con la prefazione di Naomi Rosenblum e testi di Rosalie Bertell e Wladimir Tchertkoff, ”Ashes/Ceneri” racconti di un fotoreporter (Comune di Pordenone 2014) con la presentazione di Luis Sepulveda e introduzione di Naomi Rosenblum, Charles-Henri Favrod, Angelo Bertani 

www.pierpaolomittica.com/

ADRIANO PADOVANI

Torino 1964. Grafico, designer, da sempre si occupa di consulenza nel campo della comunicazione, collaborando soprattutto con aziende nel settore dell’abbigliamento. La fotografia accompagna il suo lavoro e i momenti di riposo. Di sé dice:

“Non sono un vero fotografo, e se mai lo fossi sarei un fotografo pigro e un po’ ruffiano. Pigro perché non costruisco le mie immagini, le prendo così come me le regala il caso, guardo, punto il soggetto, il paesaggio e scatto. Tempi, diaframmi per me sono relativi, è solo istinto.Poi nella calma del mio studio il lato ruffiano esce fuori, sviluppo il file e piano piano nasce l’immagine, si trasforma, prende vita. E quando l’immagine è pronta passo ad una nuova storia.”

https://adrianopadovani.format.com/

ELENA RACEALA

Elena Raceala è una fotografa rumena che combina la fotografia di strada o di vita quotidiana con il surrealismo e li trasforma in una visione straniante. È cresciuta a Constanta, una città portuale sulle rive del Mar Nero. Ha iniziato il suo percorso fotografico nel 2013. In una mattina piovosa a Napoli, Elena ha catturato la prima fotografia a cui è molto legata. “Da quel momento – dice – una parte di me vive e respira attraverso la fotografia”.

Elena vuole trasmettere attraverso le sue immagini l’emozione di scoprire la prospettiva di un momento, di una storia senza parole.

Sul progetto in mostra, “Dove stiamo andando” dice: “in cima alle montagne, lontano dall’area urbana, ci si rende conto della grandezza della natura, e non si può fare a meno di chiedersi dove stiamo andando… dove sta andando l’umanità… 

L’umanità è solo una piccola parte della natura, ma ha giocato un ruolo cruciale nella sua trasformazione. Le immagini sono state scattate nel luglio 2021, nel massiccio delle Aiguilles Rouges e nella zona del ghiacciaio Bionnassay, nelle Alpi francesi. 

https://www.racealaelena.com/

STEFANIA RICCI 

Stefania Ricci nasce a Ivrea nel 1974 e, nel 1999, si diploma con lode presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Il suo esordio è tuttavia ascrivibile all’anno precedente, il 1998, con la personale Still allestita presso il Castello di Rivara.

Ha partecipato a numerose collettive nazionali e internazionali, su tutte si ricorda Nursery Cryme al Williamsburg Art & Historical Center a Brooklyn. Nel 2005 è finalista al Premio Cairo Arte e nel 2019 partecipa alla fiera internazionale parigina Fotofever.

Attraverso i suoi scatti, Ricci esplora temi relativi alla luce e all’ombra, al tempo, all’armonia e al vuoto.


www.singulart.com/en/artist/stefania-ricci-25877

ALESSANDRO SERVALLI

Di famiglia Bergamasca, la montagna è incorporata nel suo Dna.

Laureato in Economia all’Università di Padova, prima di dedicarsi alla fotografia affascinato dal lavoro di Ansel Adams, ha studiato pianoforte.

La sua ricerca fotografica si concentra soprattutto sull’ambiente montano in tutte le condizioni atmosferiche e climatiche ed i suoi abitanti. 

Uno degli aspetti più affascinanti della fotografia in bianco e nero, che predilige, e all’infrarosso, è la possibilità di interpretare l’immagine, attenendosi comunque al principio fondamentale di non aggiungere, modificare o togliere alcun elemento.

https://alessandroservalli.photo/







PROJECT-TO

PERFORMANCE

Una performance sonoro-visiva live realizzata dal duo torinese che si è distinto nel panorama della musica elettronica, con importanti progetti multimediali per eventi e musei.

Passato e innovazione si intrecciano nelle proiezioni visive dell’artista Laura Pol, con rielaborazioni in chiave moderna di documenti provenienti dall’Archivio storico di Italgas. Le creazioni visive sono strettamente connesse alle interpretazioni artistiche sonore elaborate in live da Riccardo Mazza. Un evento audio-visuale dedicato alla sostenibilità e al concetto di prossimità tra gli individui nel loro rapporto con il vivente.


Project-To nasce da un’idea di Riccardo Mazza, sperimentatore sonoro e docente presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo, noto in Italia e all’estero per le sue ricerche nel campo della psicoacustica e della valutazione del suono spaziale, e Laura Pol fotografa e videomaker, autrice di numerosi lavori nel mondo dell’arte, della cultura e dei musei.

http://www.project-to.com/